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Altri edifici di culto

Chiesa di San Rocco

E' la chiesa del Bricco di Belveglio. 

Ancora adatta al culto, è utilizzata solo in occasione di avvenimenti specifici locali.

Il culto di san Rocco è popolarissimo da secoli in Europa e non solo. Lo si invocava contro la peste, malattia che non lasciava scampo e che a più riprese si diffuse per contagio nel "vecchio continente" mietendo milioni di vittime. I recenti aggiornamenti liturgici gli riconoscono pure il patronato contro le altre malattie contagiose, AIDS compresa.


San Rocco è invocato nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali, visto il suo carisma di guarigione e l'uso che aveva - conformemente al suo carisma - di invocare la protezione di Dio sui luoghi che toccava, prima di lasciarli. È patrono pure degli invalidi, dei prigionieri e degli emarginati, per aver provato le stesse situazioni quand'era ancora in vita.




Confraternita di San Giorgio



Prima del restauro iniziato nell'ottobre 2008

L'esistenza nel Comune di Belveglio dell'Oratorio della Confraternita di "San Giorgio e San Sebastiano", secondo le indicazioni riportate nelle relazioni redatte in occasione delle Visite Pastorali dei Vescovi di Asti, è documentata a partire dal 1572 (= Visita Pastorale del Vescovo Mons. Della Rovere).


Da questa Visita Pastorale e soprattutto dalla successiva del 1583 risulta che esisteva un edificio chiamato: "Oratorium disciplinatorum"; sorgeva nel recinto sotto il Castello "Castrum"; era dedicato a San Giorgio e a San Sebastiano; nell'interno vi era un solo altare in laterizio "mal tenuto "et male ornato".
I Confratelli seguivano la regola di San Carlo Borromeo ed andavano vestiti con una cappa di colore bianco con cappuccio. Vi era un rettore che durava in carica solo un anno e alla fine del mandato doveva rendere conto della sua amministrazione al Parroco della Parrocchiale.
L'Oratorio aveva dei terreni.
In queste relazioni, molto frammentarie e sintetiche, non si parla ancora del campanile.
Molto probabilmente la struttura attuale dell'edificio risale alla prima metà del 1600.


All'interno:
presenta una struttura rettangolare con un'unica navata a volta a botte unghiata sulle quattro piccole finestre. Le pareti laterali sono suddivise da quattro lesene che sostengono il cornicione settecentesco.
Le pareti e la volta non recano segni di affreschi.
L'altare è in laterizio e poggia su una pedana in pietra greggia con due gradini sempre in pietra.: molto probabilmente è ancora l'antico altare risalente alla fine del 1500.
Il Presbiterio era delimitato da una severa balaustra tutta in pietra con pilastrini geometricamente sagomati (inizio 1700).


Attualmente molti pezzi di tale balaustra sono conservati dietro l'altare.
Esiste ancora, sulla bella balconata (in legno di noce con pannelli intarsiati risalente al 1700) sovrastante il portale d'ingresso, il coro con i banchi e i seggi dei confratelli; anch'esso risale al 1700.
Del pulpito (in noce con pannelli intarsiati) ne parlano già le relazioni dell'inizio del 1600.


Vicino alla porta grande della Chiesa vi è la bella acquasantiera con piedistallo tutta in pietra risalente all'inizio 
del 1600.
Sopra l'altare maggiore troneggiava l'Icona su tela raffigurante il martirio di San Sebastiano e San Giorgio a cavallo che uccide il drago. Molto bella la cornice del quadro risalente al 1500. Ora il quadro con la preziosa cornice è conservato nella Chiesa Parrocchiale.
Dietro l'altare maggiore esiste una piccola sacrestia con un bel armadio a muro risalente al 1700. La sacrestia comunica con i due lati dell'altare maggiore con due porte e con l'esterno con una piccola porta in legno.


All'esterno:
Anche l'attuale struttura esterna potrebbe risalire alla prima metà del 1600. La facciata ha il timpano sorretto ai lati da due lesene; sotto il timpano due piccole nicchie vuote con belle cornici in muratura.
Anche l'unico portale è sormontato da una piccola nicchia e da una cornice curva in muratura. Al fondo della parete esterna sinistra, sulla sacrestia, sorge il sobrio campanile non molto alto con due campane risalente alla seconda metà del 1600.


L'edificio conobbe il massimo dello splendore nella seconda metà del 1800.
La Confraternita dal 1946 non ha più organi statutari operanti.
Negli anni dal 1976 al 1988 l'edificio venne adibito a sala da gioco e per spettacoli teatrali poi definitivamente abbandonata e chiusa.



Restauro Confraternita di SanGiorgio


2011 Dopo il restauro

Continua in questi giorni (Giugno 2009) il restauro della Confraternita di San Giorgio (iniziato nell'ottobre 2008) finalizzato alla realizzazione di sala per concerti e mostre, nell'ambito del Progetto di intervento unitario "La leggenda del tesoro nascosto. Ricerche in musica" (inserito nel Piano annuale di attuazione 2006 della Legge regionale del 24.12.2000 n. 4 modificata con L.R. 24.12.2000 n.5) "Interventi regionali per lo sviluppo, la rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici").


L'Amministrazione comunale di Belveglio ha partecipato al Bando di finanziamento indetto dalla Regione Piemonte nell'ambito del Piano annuale di attuazione 2006 della Legge regionale del 24.12.2000 n. 4 modificata con L.R. 24.12.2000 n.5) "Interventi regionali per lo sviluppo, lo rivitalizzazione e il miglioramento qualitativo di territori turistici" con l'intento di effettuare il restauro conservativo della Confraternita di San Giorgio, edificio del 1600, in passato utilizzato come oratorio e luogo di incontro per i giovani del paese, che attualmente versa in stato di abbandono e di degrado.


L'immobile, di proprietà della Curia, ma concesso in comodato d'uso al Comune, sarà adibito a sala per concerti e mostre temporanee.

Esibizione di giovani violinisti


L'attività concertistica sarà gestita dall'Ente Concerti Castello di Belveglio, che organizza, da decenni, concerti, concorsi e premi  musicali a livello nazionale


e internazionale e necessita di un luogo per le manifestazioni a Belveglio, con capienza superiore a quella dei locali attualmente a disposizione.


Il costo previsto per la realizzazione dell'intervento di restauro della Chiesa ammonta a 143.622,36 € ed il finanziamento ottenuto dalla Regione Piemonte con contributo in conto capitale è pari a 100.535,64 €.


Lo scopo dell'intervento è quello di restaurare e consolidare le strutture portanti ed accessorie al fine di restituire alla Confraternita di S. Giorgio quel ruolo di testimone del passato minacciato dal degrado dovuto alla mancata manutenzione.


Il progetto si prefigge il consolidamento strutturale dell'edificio, il suo restauro, in particolare dei paramenti murari interni, la revisione della copertura, la raccolta ed il convogliamento delle acque meteoriche e l'adeguamento impiantistico, attraverso scelte progettuali tali da mantenere invariate le caratteristiche architettoniche del manufatto.


L'importo previsto per tale intervento non consente, altresì, il restauro e la valorizzazione degli arredi lignei conservati all'interno della Chiesa, tutti di pregevole fattura e databili tra il 1600 e il 1700 che versano, oggi, in pessime condizioni.


In considerazione del pregio degli arredi lignei, si ritiene indispensabile il loro recupero al fine di valorizzare l'immobile nel suo complesso.


Nel Luglio 2011, sono terminati i lavori di restauro delle facciate esterne, con un nuovo progetto finanziato dalle Regione Piemonte nell'ambito del bando sugli Antichi Borghi.


Il restauro della Confraternita è finalizzato alla creazione di una sala per concerti, spettacoli teatrali, mostre, convegni, attività museali, ecc



Inugurazione Confraternita  di San Giorgio

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Ultimati i lavori di ristrutturazione interna, Domenica 2 Agosto 2009 c’è stata l’inaugurazione dell’opera con  il CONCORSO per FISARMONICISTI NON PROFESSIONISTI organizzato dall’Ente Concerti Castello di Belveglio.

Di fronte ad un pubblico numeroso si sono esibiti i concorrenti: Paolo Troia di Gorvegno, Coffa Stefano di Cortemilia, Silvano Garello di Cuneo, Silvio Costa di Prunetto, Malavenga Lorenzo di Scarnafigi, Fabio Quaglia di Savigliano, Edoardo Badoglio, Garolla Simone di Bormida (SV), Sergio Scarrone di Masio, Luciano Iguera di Cortiglione.


La giuria composta da Marlaena Kessick, organizzatrice e conduttrice del concorso, Bianca Sconfienza, Giuseppe Elos, Massimo Favo, Michela Cretaz, ha premiato:


Fabio Quaglia, categoria giovanissimi
Silvio Costa, cat. < 16 anni
Edoardo Badoglio, cat. 16-20 anni
Lorenzo Malavenga, cat. 21-40 anni
Scarrone&Iguera, cat. senior



Cappelle
Sono altresì presenti sul territorio alcune cappelle gestite dagli abitanti del posto.


Cappella di Via Garibaldi



Cappella dedicata a Santa Petronilla