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Radio Londra



L
a collaborazione di U.Calosso con la BBC inizia nel Gennaio del 1942. 

Siamo in piena guerra e l'emittente inglese è in grado di assicurare un'ora di trasmissione giornaliera, l'Appello di Londra, anche con commenti del colonnello Stevens.  Calosso parla da Radio Londra a nome dei fuoriusciti italiani, creando la cosiddetta Free Italy

Uno degli obiettivi perseguiti dalla BBC nei mesi in cui comincia a parlare dai suoi microfoni anche U.Calosso è di confermare con dati sufficientemente ampi e con cifre l'apprensione degli italiani sulla situazione non solo militare, ma anche economica del paese.
La via scelta da U.Calosso nei suoi discorsi fu di affiancare ai commenti bellici, dalle pesanti ed indiscriminate incursioni aeree degli alleati alle sconfitte in Africa settentrionale, anche analisi circostanziate della situazione interna del paese, ponendole in rapporto con le responsabilità del regime, non del popolo italiano. 

Delle condizioni economiche ormai catastrofiche gli aspetti che più erano in grado di coinvolgere gli ascoltatori erano il caos nella distribuzione dei generi di prima necessità, l'inefficacia dei tesseramenti per i generi alimentari e la crescente scarsità di questi, le inadenpienze tedesche nella consegna di carbone, ferro e generi alimentari. 

E già dal Novembre 1942 comincia a lanciare appelli agli italiani affinchè si risolvano a chiedere la pace, un po' in contrasto con le direttive del Foreign Office che riteneva una pace separata prematura e gravosa per gli alleati. Frattanto la progressiva perdita di tutti i territori italiani in Africa è occasione per ribadire la convinta e radicata avversione di Calosso contro l'espansionismo coloniale italiano, "intollerabile fardello" per un paese che da tempo avrebbe dovuto occuparsi dei propri problemi agrari, mantenendo la promessa della terra ai contadini" fatta nel corso della prima guerra mondiale. 

Intanto, e siamo nel 1943, si costituisce il governo Badoglio. Anche se vengono liberati prigionieri politici quali Terracini, Bauer, Miglioli, Nenni, Avogadro, viene sottolineato il clima repressivo del nuovo governo al punto che Calosso lo definisce "una dittatura politica che ha sostituito una dittatura militare". 

Già dal 25 Aprile Calosso aveva invitato gli italiani a fare richieste precise al governo : apertura alle trattative di pace, liberazione dei prigionieri politici, elezioni dei rappresentanti sindacali, formazione dei Consigli comunali, impostazione della riforma agraria. 

Denuncia la realtà delle repressioni sanguinose, delle deportazioni, della socializzazione delle perdite e non dei profitti, del capitalismo di stato trasformato in capitalismo di polizia, come parla della resistenza, della guerriglia, degli scontri con i tedeschi nelle valli alpine.

Le trasmissioni di Calosso finiscono nell'Agosto del 1944, qualche giorno dopo la liberazione di Firenze salutata con commozione; prendendo commiato dagli ascoltatori egli dice che sta per tornare in Italia.

I suoi interventi furono spesso sarcastici, a volte violenti. Furono appelli, messaggi, esortazioni agli ascoltatori di una persona che viveva la partecipazione impaziente ed emotiva del fuoriuscito politico rispetto ai tragici eventi della sua terra.

In allegato un breve messaggio da Radio Londra.

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